13 maggio 2012

MORTALITÀ STRADALE NEL 2011


Secondo le nuove cifre pubblicate dalla Commissione europea, i progressi nella riduzione della mortalità stradale hanno subito un rallentamento l'anno scorso (-2%) rispetto ai risultati molto promettenti (calo del 6% in media annua) registrati a dimensione di UE nel corso dell'ultimo decennio. Stati membri come la Germania e la Svezia, che tipicamente vantavano risultati molto positivi in tema di sicurezza stradale, registrano ora un aumento consistente del numero di vittime.
I decessi sono aumentati anche in altri Stati membri, quali la Polonia e il Belgio, che già erano fra i fanalini di coda per la sicurezza stradale. Persiste inoltre il problema delle motociclette: in oltre un decennio, infatti, la mortalità legata alle due ruote non è ancora scesa.
La tabella – Vittime della strada per paese – mostra i progressi ottenuti dal 2001 e riporta i dati sia relativi a tutta l'UE, sia suddivisi per paese, includendo anche i dati più recenti del 2011. L'ultimo decennio ha visto grandi progressi nel quadro del Piano di azione dell'UE per la sicurezza stradale 2001-2011: il numero di vittime è sceso di quasi il 45%, il che equivale a oltre 125 000 vite umane. Ogni anno la mortalità stradale nell'UE è diminuita del 6% in media, con picchi dell'11% in alcuni anni (2010).

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