MORTALITÀ STRADALE NEL 2011
Secondo
le nuove cifre pubblicate dalla Commissione europea, i progressi nella
riduzione della mortalità stradale hanno subito un rallentamento l'anno scorso
(-2%) rispetto ai risultati molto promettenti (calo del 6% in media annua)
registrati a dimensione di UE nel corso dell'ultimo decennio. Stati membri come
la Germania e la Svezia, che tipicamente vantavano risultati molto positivi in
tema di sicurezza stradale, registrano ora un aumento consistente del numero di
vittime.
I
decessi sono aumentati anche in altri Stati membri, quali la Polonia e il
Belgio, che già erano fra i fanalini di coda per la sicurezza stradale.
Persiste inoltre il problema delle motociclette: in oltre un decennio, infatti,
la mortalità legata alle due ruote non è ancora scesa.
La
tabella – Vittime della strada per paese – mostra i progressi ottenuti dal 2001
e riporta i dati sia relativi a tutta l'UE, sia suddivisi per paese, includendo
anche i dati più recenti del 2011. L'ultimo decennio ha visto grandi progressi
nel quadro del Piano di azione dell'UE per la sicurezza stradale 2001-2011: il
numero di vittime è sceso di quasi il 45%, il che equivale a oltre 125 000 vite
umane. Ogni anno la mortalità stradale nell'UE è diminuita del 6% in media, con
picchi dell'11% in alcuni anni (2010).
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