REVISIONE DELLE DIRETTIVE UE RELATIVE AGLI APPALTI PUBBLICI
La Commissione Europea ha annunciato larevisione delle direttive relative agli appalti pubblici rientrante in un
programma complessivo finalizzato a una profonda modernizzazione degli appalti
pubblici nell’Unione europea. In tale programma è compresa inoltre una
direttiva sulle concessioni che fino ad oggi sono state disciplinate soltanto
parzialmente a livello europeo e che presentano particolarità tali da
giustificare un testo separato, mantenendo la coerenza con la riforma generale.
La riforma della normativa sugli
appalti pubblici costituisce una delle dodici azioni prioritarie nell’ambito
dell’Atto per il mercato unico, adottato nell’aprile 2011 (IP/11/469).
Per tutti gli Stati membri, l’efficacia della commessa pubblica è diventata in
effetti una priorità di fronte alle attuali restrizioni di bilancio. Perciò è
necessario disporre di strumenti flessibili e semplici da utilizzare, che
permettano ai poteri pubblici e ai loro fornitori di concludere contratti
trasparenti e competitivi il più facilmente possibile per acquistare al miglior
rapporto qualità/prezzo (“value for money”). La riforma proposta mira a
modernizzare profondamente i mezzi e gli strumenti esistenti.
1. L’obiettivo primario consiste nella
semplificazione e nello snellimento della normativa e delle procedure. In tal
senso, la Commissione propone in particolare:
- la possibilità di ricorrere sempre
più alla trattativa che permette alle amministrazioni aggiudicatrici
l’acquisizione di beni e di servizi che rispondano in modo più adeguato alle
loro esigenze e al principio del miglior prezzo;
- l’estensione e a medio termine la
diffusione generale dell’elettronica come modo di comunicazione per quanto
riguarda gli appalti pubblici, poiché si tratta di un mezzo essenziale per
semplificare le commesse pubbliche;
- la drastica riduzione degli oneri
amministrativi tra cui la documentazione richiesta agli operatori economici che
agevolerà il lavoro di questi ultimi.
2. Favorire l’accesso agli appalti
pubblici delle PMI: ciò sarà agevolato e incrementato dalle misure che riducono
gli oneri e da un forte incentivo alla divisione in lotti e alla limitazione
dei requisiti di capacità finanziaria richiesti per presentare un’offerta.
3. Inoltre, la riforma proposta mira
ad agevolare una migliore utilizzazione dal punto di vista qualitativo della
commessa pubblica, tenendo maggiormente in considerazione i criteri sociali e
ambientali sia che si tratti del costo del ciclo di vita, sia dell’inserimento
delle persone vulnerabili e svantaggiate, contribuendo in questo modo alla
realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020.
4. La riforma comprende anche:
- il miglioramento delle garanzie
esistenti per contrastare i conflitti di interesse, il favoritismo e la
corruzione onde garantire maggiormente l’integrità delle procedure, tenuto
conto delle implicazioni finanziarie;
- la designazione da parte degli Stati
membri di un’autorità nazionale unica incaricata della vigilanza,
dell’esecuzione e del controllo degli appalti pubblici per garantire
un’applicazione migliore delle norme nella pratica.
5. La direttiva sulle concessioni. La
proposta di direttiva sulle concessioni contempla gli accordi di partenariato
tra un ente (nella maggior parte dei casi) pubblico e un’impresa (spesso)
privata, in cui quest’ultima assume il rischio di gestione relativo alla
manutenzione e allo sviluppo delle infrastrutture (porti, approvvigionamento
idrico, parcheggi, strade a pagamento ecc.) o alla fornitura di servizi
d’interesse economico generale (energia, salute, approvvigionamento e
trattamento idrico ed eliminazione dei rifiuti ecc.).
La suddetta proposta completa il
regime europeo degli appalti pubblici: infatti, essa si applicherà alle
concessioni di servizi che erano rimaste le uniche ad oggi a non essere oggetto
di disposizioni di diritto derivato. Essa mira a garantire l’accesso effettivo
al mercato delle concessioni a tutte le imprese europee, comprese le piccole e
medie imprese e potrebbero così contribuire a incentivare lo sviluppo di
partenariati pubblici-privati di cui le concessioni costituiscono uno strumento
privilegiato.
Le proposte della Commissione sono
trasmesse al Consiglio dei Ministri e al Parlamento europeo per avviare l’iter
legislativo per l’adozione prevista entro la fine del 2012 dall’Atto per il
mercato unico.
Cfr. anche i MEMO/11/931 e
MEMO/11/931.
Per maggiori informazioni sulla
politica dell’UE in materia di appalti pubblici è possibile consultare il sito:
ed i seguenti documenti:
Etichette: direttiva UE, europa
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